Borgo Pietro Lupo
Borgo Pietro Lupo, ubicato nella provincia di Catania, superata Raddusa e nelle vicinanze di Mineo, è stato costruito nel 1940, su progetto dell'architetto Filippo Marino per scopi propagandistici del regime di quell'epoca.
La denominazione si deve al martire della guerra d'Africa, nato a Catania, già insignito di medaglia d’argento.
Vi si giunge attraverso un paesaggio costellato dal verde intenso del grano appena nato e dei fichi d'india improgionati da una selva di ragnatele...l'occhio spazia sino alla possente mole del vulcano Etna, oppure "saltella" tra le numerose case coloniche, più o meno diroccate, e tra le pale eoliche che ornano il profilo delle alture circostanti...
E' costituito da due piazze che fungevano da centro di aggregazione per i residenti. In esse si affacciavano anche le diverse attività commerciali ed artigianali.
Più volte abbandonato e poi ripopolato, oggi è in completa decadenza poichè nessun organismo istituzionale ha interesse a riqualificare strutture che presentano solo costi di manutenzione.
E' popolato da animali in completa libertà, dà ricovero a macchine ed attrezzi agricoli ed è abitato da pochissime persone, tra cui il gentilissimo Luigi (in foto) un "giovane" ottantenne che, con i suoi racconti, restituisce dignità al borgo, facendone rivivere i fasti del tempo andato.
E' piacevole e rilassante passeggiare all'interno del suo perimetro - lontano dai rumori tipici dei centri urbani - accompagnati solo dal canto incessante degli uccellini, dallo starnazzare delle oche, dai grugniti dei maialini, dal rumore degli zoccoli del bel cavallo che, beatamente gironzola per la piazza principale.
Su tutto, la presenza del vento che sembra voler animare la relativa immobilità del sito...e quando questo cessa, è possibile sentire ancora il vociare dei bambini dinanzi al ceppo dell'alza bandiera posto all'ingresso della scuola, oppure il parlottio della gente alle finestre.